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Mostra del Libro Antico, 9-12 marzo, Palazzo della Permanente, Milano |
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Sede
storica di mostre importanti il milanese Palazzo della Permanente di via
Turati 34 ha ospitato dal 9 al 12 marzo la XVII edizione della Mostra
del Libro Antico,
organizzata col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia
e del Comune di Milano. Quarantadue fra le più importanti librerie antiquarie italiane e undici straniere hanno esposto i migliori “pezzi” delle loro collezioni. Si
badi bene però, il riferimento ufficiale al libro antico non deve
trarre in inganno, in realtà tra gli scaffali espositivi si trovano
oltre a manoscritti, incunaboli e cinquecentine, anche preziose rarità
del ’900. Non serve necessariamente il fiuto dell’intenditore per
apprezzare e capire il grande valore dei libri che questa mostra ci
propone. È davvero un’occasione unica per quanti, visitatori,
collezionisti, bibliofili o semplicemente curiosi, vogliano ammirare e
toccare da vicino queste pagine di un passato illustre accostandosi
all’universo libro in tutte le sue manifestazioni e forme. Si ritroveranno così veri e propri reperti storici che hanno intrattenuto fra le loro pagine ingiallite generazioni e generazioni di persone. Basterà semplicemente aggirarsi con occhio attento e curioso fra i vari stand e se si sarà fortunati si avrà il piacere di imbattersi in prestigiosi manoscritti, atlanti, antichi libri di cucina, edizioni e volumi che hanno fatto la storia dell’editoria e il cui ricordo ci riporta ai banchi di scuola, quando molti di essi venivano segnalati come esempi di un “fare” e un “mestiere” editoriale che oggi è ormai quasi scomparso. Molte e interessanti le segnalazioni antiquarie per libri antichi e recenti. Vi proponiamo una breve sintesi delle più meritevoli apparse negli stand espositivi. Fra gli incunaboli la rarissima seconda edizione in perfette condizioni degli Elementi di Euclide, (Vicenza 1491) presentata da Bernard Quaritch di Londra; unica è l’opera presentata da Librairie Sourget di Chartres: l’editio princeps dell’Opera omnia di Aristotele, stampa aldina in greco (Venezia 1495-1498) universalmente considerata uno dei suoi capolavori. Per i libri del Rinascimento (le cinquecentine) si trova una rara edizione del Libro novo nel qual s’insegna il modo d’ordinar Banchetti, apparecchiar Tavole… di Christoforo Messisbugo, (Venezia 1581) presentato dalla Libreria Bongiorno di Modena, volume di primaria importanza sulla cucina italiana del Rinascimento. Raro e interessante il De re metallica di Agostino Ramelli (Basilea 1556), vasta disamina del mondo delle macchine e delle relative conoscenze nel Cinquecento. Per una panoramica sul Seicento e Settecento ci affidiamo a quanto proposto alla Libreria Biggio di Torino che espone Italia di Giovanni Antonio Magini stampato nel 1620, celebre atlante degli Stati Italiani all’inizio del Seicento corredato da 61 carte geografiche che descrive dettagliatamente l’aspetto territoriale dell'epoca, con indicazione di centri abitati, rilievi, corsi d’acqua e coste. C’è poi la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso (Venezia 1745) illustrato da Giambattista Piazzetta, considerato il più bel libro veneziano del Settecento. Degni di nota infine i tre volumi in folio intitolati Ichthyologie, ou Histoire générale et particulière des Poissons… (Berlino 1785-1788) di Marcus Elieser Bloch: la più famosa e importante opera di ittiologia dell’epoca, bella e completa storia naturale dei pesci, arricchita da 216 stupende tavole incise fuori testo da vari artisti e colorate a mano. Il Polifilo di Milano ci conduce invece nell’Ottocento proponendoci il Codice Napoleonico uno dei capisaldi del diritto moderno e contemporaneo in prima edizione italiana di. Si tratta della copia appartenuta al Eugenio di Beauharnais, stampata su carta forte probabilmente in occasione della sua nomina a Vicerè d’Italia, da parte di Napoleone, il 7 giugno 1805. Rarissima e censita in unica copia alla Public Library di New York, ma con un numero di tavole largamente inferiore alla presente proposta dalla Galleria Gilibert di Torino, è la Raccolta di varie decorazioni sceniche inventate ed eseguite per il Regio Teatro alla Scala di Milano di Alessandro Sanquirico, stampato nel 1827. L’opera contiene 218 splendide incisioni, realizzate in litografia e colorate a mano, raffiguranti le scenografie allestite per i balletti e le opere del celebre teatro. Un
pezzo unico è rappresentato dell'album fotografico Ancient
Egypt 18531854 realizzato in Egitto, e stampato nel 1855 dal
pioniere della fotografia Thomas Fermor. Per quanto riguarda il Novecento, Giorgio Maffei di Torino espone il libro simbolo dell’era Pop e il capolavoro editoriale di Andy Warhol Index (book). La copia in mostra appartiene alla rarissima serie limitata con copertina 3D e ancora chiusa nella confezione editoriale di plastica stampata completa dello sticker con il prezzo di vendita originale. Stampata a Tokyo nel 1967, non potrà essere aperta che dal futuro possessore, se lo vorrà. La poesia è rappresentata da opere di notevole rarità. La Libreria Pontremoli di Milano ce ne propone diverse: l’edizione originale di Xenia di Eugenio Montale, stampata in soli 50 esemplari non numerati nell'autoedizione del 1966 dedicata alla moglie; un'importante raccolta di prime edizioni e lettere autografe di Charles Baudelaire, in particolare l'edizione originale, non censurata dei Les fleurs du male, sempre nell'edizione originale, i Paradis artificiels. Ulteriore attenzione merita il volume Poesie di Umberto Saba edito nel 1911 (Libreria Antiquaria Scarpignato, Roma), con lunga dedica del poeta, proveniente dalla biblioteca del Presidente Gronchi. Infine si segnala una rarissima copia de La Pentecoste di Alessandro Manzoni, stampata «in un’edizione non venale di soli 50 esemplari destinati agli amici» nel 1822 da Vincenzo Ferrario e assente dal mercato antiquario da più di 50 anni (Alessandro Meda Riquier, Pavia). Sono anche presenti alcune straordinarie collezioni: la Galleria Derbylius di Milano presenta la raccolta completa dei dattiloscritti di Piero Manzoni con correzioni autografe, corredati da alcune delle sue opere più famose tra le quali le 8 tavole di accertamento realizzate con Scheiwiller nel 1962 e un multiplo della celeberrima Merda d'artista. La
Libreria Caficute di Camogli offre una panoramica completa sul Futurismo
italiano con circa mille tra libri, opere e opuscoli di grande interesse
e rarità tra i quali Bσ§ZF+18
simultaneità e chimismi lirici di Soffici nella rarissima grande
edizione de “La Voce”, il Depero
Futurista, meglio noto come “libro bullonato” e le Parole
in libertà futuriste-olfattive-tattili-termiche di F.T. Marinetti
nota come “litolatta” perché stampata su 15 fogli di latta
impaginati da Tullio d'Albisola. Leda Cavalmoretti |
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A cura di LEGE! |
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